Qualifica SEU/SEESEU: i vantaggi in bolletta

Questo articolo approfondisce temi già trattati in “Definizioni, scadenze e requisiti delle qualifiche SEU/SEESEU”

Riteniamo utile distinguere due tipologie di benefici: diretti e indiretti. I primi sono quelli conseguiti dalle agevolazioni previste sulla bolletta elettrica. I benefici indiretti invece possono derivare dagli accordi tra produttore e cliente finale, sulla compra/vendita dell’energia all’interno del medesimo sito.

Per comprendere il beneficio diretto sulla bolletta elettrica, è conveniente analizzare prima la sua composizione. La bolletta è costituita in linea generale da tre parti che compongono il prezzo del kWh che paga un utente domestico tipo in servizio di maggior tutela

SEU Prezzo kwh

(IV trimestre 2015, fonte: sito AEEGSI)

La qualifica SEU/SEESEU permette di abolire il costo relativo ai costi di rete e di misura (17,39 %) e di pagare soltanto il 5% degli oneri generali di sistema, sulla parte di energia autoconsumata. Mentre la parte di energia prelevata dalla rete non subisce alcuno sconto. E’ difficile dire con precisione quanto si può arrivare a risparmiare, ma è chiaro che maggiore è la quota parte di autoconsumo è maggiore è il risparmio in bolletta.

I benefici indiretti

La qualifica SEU/SEESEU è particolarmente vantaggiosa quando, anche se l’impianto di generazione è situato all’interno della proprietà del cliente finale, la sua gestione è affidata ad enti terzi.

Condizione necessaria alla qualifica è che tra unità di produzione (UP) e unità di consumo (UC) non ci sia soluzione di continuità (al netto di strade, strade ferrate, corsi d’acqua e laghi), ovvero l’energia deve poter fluire dal primo al secondo senza passare per la rete.

Schema SEUSchema elementare di un SSPC

I benefici indiretti sono diversi a seconda dei casi:

 

Caso 1: Produttore e cliente finale coincidono

In tal caso c’è un unico soggetto, a seguito della qualifica SEU/SEESEU, può continuare a godere delle tariffe incentivanti, del ritiro dedicato (RID) o dello scambio sul posto (SSP), oltre che del bonus sociale. Quindi in questo caso non c’è un beneficio indiretto, visto che non cambia nulla rispetto al passato.

 

Caso 2a: Produttore diverso dal cliente finale: scambi con il trader

Il produttore vende al cliente finale l’energia prodotta e vende al trader l’energia prodotta in eccesso. In tal modo il cliente finale può beneficiare di una tariffa agevolata a cui pagare l’energia necessaria, mentre il produttore può ricavare maggior profitto dalla vendita dell’energia al cliente finale, piuttosto che al trader. Ovviamente tutto ciò dev’essere regolamentato da un contratto tra questi due soggetti. Per esempio, ipotizzando un prezzo di acquisto dell’energia di 0,19 €/kWh, il produttore può vendere a 0,15 €/kWh l’energia al cliente finale, così quest’ultimo risparmia 0,04 €/kWh. D’altra parte il produttore, se è in regime di RID, per cui l’energia immessa in rete è valorizzata per esempio a 0,05 €/kWh, avrà un margine positivo di 0,10 €/kWh sull’energia venduta al cliente finale. Questo caso è rappresentato schematicamente in questa figura:

Schema SEU_1

In questo schema, frecce verdi indicano l’energia prodotta dall’UP, mentre la freccia rossa indica il flusso di energia che il cliente finale compra dal trader, quando non gli basta quella acquistata dal produttore.

 

Caso 2b: Produttore diverso dal cliente finale: gestione affidata al cliente

In questo caso il produttore affida tutta la gestione dell’energia prodotta al cliente finale, attraverso un mandato senza rappresentanza. I flussi energetici sono gli stessi del caso precedente, però cambiano i soggetti che possono usufruire degli incentivi. Infatti in tal caso il produttore può accedere solo ai meccanismi di incentivazione dell’energia prodotta (conto energia, certificati verdi, ecc…), mentre il cliente finale può usufruire solo dello scambio sul posto e del bonus sociale. Nessuno dei due può usufruire del RID o della tariffa omnicomprensiva sull’energia immessa in rete.

 

Caso 2c: Produttore diverso dal cliente finale: gestione affidata al produttore

E’ il caso speculare del precedente. Qui infatti è il cliente finale a dare il mandato senza rappresentanza al produttore che gestisce i flussi energetici. In questo caso il produttore può usufruire sia dei meccanismi di incentivazione dell’energia, sia del RID. Il cliente finale invece non beneficia degli incentivi e può usufruire soltanto del bonus sociale. Nessuno può accedere al meccanismo di scambio sul posto.

 

Caso 3: Delega ad un soggetto terzo

Forse è il caso più complicato dal punto di vista burocratico, nel senso che si tira in ballo un terzo soggetto a cui si delega, previo mandato senza rappresentanza, la gestione dei flussi energetici. Ciò deve avvenire solo dopo un accordo privato tra il cliente finale e il produttore. In questo caso è soltanto il produttore a beneficiare dei meccanismi di incentivazione dell’energia prodotta, mentre il cliente finale può godere solo del bonus sociale. Nessuno può beneficiare dei SSP, RID, tariffa omnicomprensiva.

 

Per quanto riguarda i benefici indiretti il caso più interessante, dal punto di vista del ritorno economico e della semplicità amministrativa, sembra essere il caso 2a. Da diverse valutazioni fatte in queste in questi mesi, si è osservato che effettivamente il vantaggio maggiore si ottiene, al netto del risparmio in bolletta dell’energia autoconsumata, nel caso in cui il produttore è anche proprietario dell’unità immobiliare e affitta quest’ultima ad un cliente finale. Questa scelta può essere vincente, poiché può conferire maggior valore all’unità immobiliare e attirare i clienti (che ha ancora più valore attualmente, in tempi di crisi profonda!), offrendo un prezzo del kWh più basso di quello prelevato dalla rete.

Sulle possibilità invece di investire su di un nuovo impianto, per esempio fotovoltaico, per qualificarlo SEU al fine di ottenere benefici che in questo articolo si sono definiti “indiretti”, si sono avanzati numerosi dubbi. In relazione a questo tema si consiglia di approfondire sull’articolo di Qualenergia.

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