Il costo dell’energia elettrica dipende da diverse voci, ognuna dovuta per uno specifico motivo. Fra queste è presente quella delle accise, una delle imposte da versare allo Stato. Alcune categorie di attività produttive possono godere di una particolare agevolazione, per la quale il pagamento delle accise viene ridotto fino a essere quasi annullato.
Chi può godere dell’esenzione?
La legge italiana, tramite il Testo Unico delle Accise (D.Lgs 504/1995), riconosce un particolare trattamento fiscale per i prodotti energetici, e quindi fra questi l’energia elettrica, utilizzati in determinate attività. Nello specifico quelle che sfruttano processi di riduzione chimica, elettrolitici, metallurgici e mineralogici. I processi mineralogici sono quelli impiegati nelle attività classificate dall’Unione Europea come di “Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi”, mentre i processi metallurgici fanno riferimento alle attività di “Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo”. Le attività vengono dettagliatamente elencate nelle classificazioni ATECO redatte dall’ISTAT, alle voci 23 e 24.
I processi interessati
Si tratta in pratica di quelle attività che lavorano materie prime quale roccia, vetro o metallo per ottenere un prodotto semilavorato o finito. Di seguito riportiamo un elenco dettagliato delle attività che possono essere interessate dall’esenzione dalle accise.
23 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI
23.1 Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro
23.2 Fabbr. di prodotti ceramici non refrattari, non destinati all’edilizia e di prodotti ceramici refrattari
23.3 Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti
23.4 Fabbricazione di mattoni, tegole ed altri prodotti per l’edilizia in terracotta
23.5 Produzione di cemento, calce, gesso
23.6 Fabbricazione di prodotti in calcestruzzo, cemento o gesso
23.7 Taglio, modellatura e finitura di pietre ornamentali e per l’edilizia
23.8 Fabbricazione di altri prodotti in minerali non metalliferi
24 METALLURGIA
24.1 Siderurgia
24.2 Fabbricazione di tubi
24.3 Altre attività di prima trasformazione del ferro e dell’acciaio
24.4 Produzione di metalli di base non ferrosi
24.5 Fonderie
Quanto si risparmia
Il risparmio economico che si ottiene dall’esenzione dipende dal consumo di energia elettrica del proprio impianto. È necessario specificare che non tutta l’energia consumata gode dell’agevolazione, ma solo quella utilizzata dai macchinari impiegati direttamente per il processo produttivo. Pertanto gli uffici, l’illuminamento, i dispositivi ausiliari continueranno ad essere soggetti alle accise. Generalmente il grosso del consumo è dato dai macchinari, quindi si può arrivare a risparmiare oltre il 90% del totale pagato per le accise.
Per avere un’idea del proprio risparmio basta prendere una fattura dell’energia elettrica e controllare quanto si è pagato di accise in quel mese; considerando quel valore sui 12 mesi si ha una dimensione dell’importo annuo.
Chi ha diritto all’agevolazione può richiedere, oltre all’esenzione sulle nuove bollette, anche il rimborso delle accise pagate nei due anni precedenti alla richiesta. Al risparmio conseguito negli anni si va quindi ad aggiungere un cospicuo importo dovuto a quest’ulteriore agevolazione.
Cosa può fare atìa
Per ottenere l’esenzione bisogna presentare una richiesta, corredata di documentazione tecnica, all’Agenzia delle Dogane e al proprio fornitore di energia elettrica.
I professionisti di atìa si occupano:
- di gestire tutta la parte burocratica, prendendo contatto con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e seguendo le loro richieste per ottenere l’agevolazione;
- di redigere tutta la documentazione tecnica, asseverata da professionista regolarmente iscritto all’albo, necessaria al buon fine della pratica;
- di assistere il cliente in ogni passaggio dell’iter, dal reperimento del materiale richiesto fino alla consegna della documentazione negli uffici preposti;
- di assistere i funzionari dell’Agenzia delle Dogane in fase di ispezione d’impianto;
- di seguire la pratica annualmente, per garantire il proseguimento del beneficio negli anni.