Lo stabile del condominio di Via Valdinievole 109, a Roma, è stato costruito nel 1955. Da allora sono stati pochi gli interventi effettuati per preservare lo stato di conservazione della struttura. Uno degli elementi più trascurati era l’impianto termico. Quando siamo arrivati sul posto la caldaia in funzione, datata 1986, sfruttava come combustibile il BTZ. Praticamente bruciava petrolio liquefatto. All’inizio del 2016 vi era stato anche un riversamento nel cortile interno del condominio di parte del BTZ presente all’interno del serbatoio, con conseguente sporcamento della pavimentazione, che ancora oggi, dopo la pulizia, è rimasta leggermente annerita.
In sede di sopralluogo abbiamo rilevato che anche la canna fumaria, alta 24 metri, era in amianto, e andava pertanto smantellata e smaltita per ragioni di sicurezza, ma soprattutto di salute delle persone.
Anche il locale tecnico in cui era posizionata la caldaia aveva problemi, in quanto non rispondente alla normativa antincendio.
Il condominio in tutto ciò aveva una spesa media annua di solo combustibile pari a 28.000 €, più la manutenzione ordinaria e straordinaria. Il rendimento dell’impianto era stato stimato pari a 70%, un valore bassissimo confrontato ai valori delle caldaie odierne, che arrivano al 98%.
Ciò significa che ogni anno venivano sprecate diverse migliaia di euro a causa dell’inefficienza dell’intero sistema.
Il condominio, approfittando dell’obbligo di installazione di un sistema di termoregolazione e contabilizzazione, aveva espresso la volontà di accorpare tutti i lavori per rimettere a nuovo l’intero impianto.
Dopo aver effettuato una diagnosi energetica dell’intero edificio, noi di atìa abbiamo chiesto a una società di fiducia, la Ri. El. Co. Impianti srl, di proporre un’offerta al condominio tramite Contratto Energia in modalità E.S.Co. (per approfondire, leggi del nostro Progetto Condesco).
Con questa modalità, il condominio non paga l’intervento “tutto e subito”, il che comporterebbe una spesa non da poco, tra i 1500 e i 2000€ ad appartamento, da pagare in pochi mesi. La società E.S.Co. ha dato la possibilità di ripartire la spesa con un canone di 10 anni: in questo modo, la rata si ripartisce con bollettini da 15 euro al mese, sicuramente più facili da pagare. Il contratto Energia Plus utilizzato ha seguito le direttive di trasparenza e chiarezza dettate dall’ Allegato II del Decreto Legislativo 115/2008.
L’offerta proposta dalla Rielco comprendeva tutti i lavori sopra elencati: sostituzione della caldaia esistente con una a condensazione ad alta efficienza; smantellamento della canna fumaria in amianto e installazione di una nuova canna a norma; installazione di un sistema di termoregolazione e contabilizzazione. Il tutto eseguito senza anticipare la somma necessaria agli interventi.
Seguendo le modalità del contratto, la E.S.Co. è diventata gestore dell’impianto di riscaldamento in tutti gli aspetti, dall’acquisto del gas alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo per tutta la durata del contratto, che in questo caso era di 10 anni, e allo scadere la centrale tornerà di proprietà del condominio senza conguagli o penali. Con il passaggio di consegne, il condominio non deve più preoccuparsi di controllare il corretto funzionamento della centrale, il corretto pagamento delle bollette, la correttezza delle procedure in termini di sicurezza e normativa antincendio, perché tutte queste responsabilità passano dall’amministratore, che in teoria dovrebbe fare tutt’altro lavoro, alla società, che invece di gestione energetica si occupa quotidianamente.
Al condominio viene venduta direttamente quello che utilizza veramente, ovvero il calore. La tariffa del calore, è stata notevolmente abbattuta rispetto a quella delle vecchie caldaie, passando dai 15,9 centesimi al kWh, ai 10,5 centesimi al kWh garantiti da contratto, con un risparmio immediato del 4,5%.
Inoltre, la società si è fatta carico della manutenzione straordinaria, e quindi quello che si spendeva prima per mantenere la caldaia in funzione verrà completamente risparmiato.
Il risparmio ottenuto è abbastanza alto da permettere di ripagare completamente i bollettini per l’acquisto della caldaia. Anzi, la nuova spesa energetica, sommata alla quota per i lavori, è comunque più bassa di quanto si spendeva in bollette del gas prima dell’intervento.
Nella tabella riassuntiva riportiamo un confronto tra le spese annuali prima e dopo l’intervento:
Senza intervento | Con intervento | |
Costo del calore | 0,159 €/kWh | 0,105 €/kWh |
Spesa per energia | 26.922 € | 18.566 €* |
Spesa di manutenzione straordinaria | 2.800 €/anno | 0 |
Costo dei lavori | 0 | 14.204 €/anno |
Detrazioni fiscali | 0 | -7.119 €/anno |
Spesa totale (primi 10 anni) | 29.722 €/anno | 25.651 €/anno |
Spesa totale (dopo 10 anni) | 29.722 €/anno | 18.566 €/anno |
* Valore per un consumo energetico pari a quello degli anni precedenti. Ma con le valvole termostatiche o con altri interventi di efficientamento, questo valore si potrà abbassare ancora.